Prima Giornata della trasparenza 14 luglio 2016

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Prima Giornata della trasparenza 14 luglio 2016

Di Giuseppe Rinella | 02 agosto 2016

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Nella giornata del 14 luglio si è svolta presso l’Aula Consiliare di Palazzo delle Aquile ( Sala delle Lapidi) la “1^ Giornata della trasparenza 2016 del Comune di Palermo”. L’incontro ha avuto come obiettivo quello di affrontare i temi riguardanti le tematiche “[…]dell’Anticorruzione, della Trasparenza e dell’accessibilità alle informazioni sull’organizzazione e all’attività del Comune di Palermo”. Il programma ha visto succedersi diversi interventi da parte di esponenti delle istituzioni palermitane inerenti al tema in oggetto.

Dopo un inizio incentrato sugli obblighi di legge in ambito prevenzione alla corruzione, e trasparenza/diffusione delle informazioni pubbliche da parte della pubblica amministrazione (D.lgs. 33/2013 aggiornato con il D.lgs. 97/2016 ) discussi tra gli altri dal Dottor F. Dall’Acqua (segretario generale anticorruzione del comune di Palermo), si è proseguito con interventi mirati ad evidenziare quali strategie il comune di Palermo sta cercando d’attuare in maniera efficace rispetto a ciò che chiede il sopra citato decreto legge (si veda tra gli altri alcuni documenti che mirano a ciò, citati da alcuni relatori quale il bilancio sociale e il programma della trasparenza). Di particolare interesse sono stati quindi gli interventi, capitanati dal capo area dell’area dell’innovazione tecnologica dottor Marchese, inerenti agli strumenti utilizzati dal Comune di Palermo che caratterizzano tale strategia.
Da colpo di scena è stato in tal senso l’intervento di Ciro Spataro che, brevemente ma in maniera efficace, ha illustrato telefonicamente (supportato da presentazione visibile ai presenti) il sito degli open data del Comune di Palermo, spiegandone funzionalità e tipologia di dati presenti, nonché il processo trasversale tra i dipendenti comunali che portano alla generazione e pubblicazione dei dati. Interessante la sezione delle mappe tematiche che mostra quanto di buono e bello possono fari i dati aperti, e la presa di posizione pronta a mirare ad un formato di dato sempre più dinamico che si aggiorni in concomitanza con chi lo genera.
Di uguale interesse la presentazione, da parte di dipendenti degli uffici tributi del comune e del SUAP, del Cassetto tributi di Palermo e del portale digitalizzato del SUAP, portali informatici che permettono, il primo al cittadino di svolgere tutta una serie di attività inerenti alla propria situazione tributaria (fare istanze on-line, verificare pagamenti e scadenza, effettuare anche il calcolo di IMU, TASI, TARI etc.), mentre il secondo permette a tutti i cittadini di avere assistenza, consulenza e rilascia di documenti a chiunque sia interessato ad entrare nel settore delle Attività Produttive, con obiettivo comune di ridurre al minimo i tempi di attesa di rilascio di documenti e snellire le file agli uffici di competenza.
Tra le esposizioni dei due servizi messi a disposizione dei cittadini, c’è stato anche l’intervento a cura dell’ufficio del web master incentrato su una breve panoramica del sito internet istituzionale e sui relativi profili social, al fine di valutare l’impatto che questi strumenti hanno con il cittadino in termini di comunicazione diretta. Interessante sapere come il sito del comune di Palermo ha avuto un incremento notevole delle pagine visualizzate: si pensi già che solo nel primo trimestre del 2016, numeri si assestano già alla metà delle pagine visualizzate di tutto il 2015. Curioso anche l’impatto che i profili social del Comune di Palermo hanno nei confronti dei cittadini, dimostrando come una buona parte dei cittadini utilizzino tali canali per tenersi aggiornato su notizie relative alla propria amministrazione. A conferma di ciò i numeri dicono che i fan di Facebook sono passati dall’essere 8.806 nel 2014 a 18.708 nel 2015, e per quanto riguarda Twitter si è passato da 14.700 follower a 16.300 già solo nel primo trimestre del 2016. Numeri che magari a possono non entusiasmare ma che comunque in una terra dove ancora si hanno livelli di conoscenza informatica scarsi possiamo dire che sono confortanti, dimostrando che c’è comunque si cerca l’innovazione e la comunicazione diretta tra pubblica amministrazione (PA) e cittadino.

Cittadino??? Beh si. Qua arriva la nota dolente dell’incontro. Tale incontro era aperto a tutti i cittadini per l’ascolto di eventuali osservazioni e suggerimenti, anche perché essi sono attori principali del processo operativo riguardante il tema dell’incontro ( trasparenza e diffusione di informazioni verso chi se non verso il cittadino). E mi dispiace dover scrivere che a questo incontro eravamo non più di 2-3 semplici cittadini (compreso il sottoscritto). Le altre persone presenti erano impiegati comunali, che fra l’altro non sembravano proprio felici di essere lì (forse obbligati? O potevano scegliere se lavorare o assistere all’incontro?)
Se questo incontro era (come credo) anche un tentativo per far avvicinare il cittadino alla PA, è fallito. Un’occasione persa sia dalla PA che dal palermitano. La PA ha perso l’occasione di far conoscere ai palermitani quali strumenti sta cercando di attuare per venire incontro ai bisogni dei cittadini, e per cercare di avvicinarsi anche dal punto di vista comunicativo al cittadino. L’incontro è stato diffuso sul sito web del comune (molto in linea con il tema centrale della giornata, utilizzo del sito del comune e i profili social) e ne è stata data comunicazione alle associazioni di categoria ( si pensi al settore del commercio visto che si è parlato del SUAP); ma nessuno si è fatto vedere.
Per il futuro suggerisco di scegliere un giorno e un orario non lavorativi, una sede più friendly come una piazza o un parco/giardino e utilizzare anche mezzi di comunicazione “classici” (testate giornalistiche o manifesti pubblicitari?).
L’altra campana – i cittadini – ovviamente dal canto suo è impossibilitata a rispondere perché assente. Ed ecco che provo io a rispondere. Da cittadino (unico a prendere la parola per un intervento a fine dibattito) sono realmente inalberato nel constatare questa scarsa partecipazione. Al di là di ogni orientamento politico – e questa è politica, perché in termini di trasparenza della PA o si fanno certe cose o non si fanno – chiunque infatti può presenziare e a fine dibattito può intervenire con un propria considerazione o domanda a favore o contro di ciò che è stato esposto. Magari qualcuno dei nostri amministratori, segretari, politici ( chiamiamoli come vogliamo) prenderà in considerazione qualche proposta, o non saranno d’accordo su qualche idea, o addirittura potranno pure fare finta di ascoltare ma almeno si alza un dibattito e si cerca di far scruscio, e aprire un confronto magari con altri cittadini presenti in platea pronti ad ascoltare e condividere iniziative. Lungi da me sperare di incontrare chi si interessa solo di calcio (è solo una metafora), ma di certo mi sarei aspettato di trovare quei palermitani (semplici cittadini o associazioni) che sulla rete internet si fanno spesso sentire e reclamano risposte dalla PA su questi argomenti. Questa occasione dispiace dirlo è stata persa, anche per tutte quelle persone che si battono per la trasparenza e il rilascio dei dati da mettere a disposizione, perché sono poche le occasioni che mettono nella stessa stanza politici e cittadini.


foto di OKFN