“T’ansignari e t’appeddiri!”, ti devo insegnare a fare qualcosa e ti devo perdere.

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“T’ansignari e t’appeddiri!”, ti devo insegnare a fare qualcosa e ti devo perdere.

Molto spesso disperdiamo richieste di aiuto (“Come faccio a …”) e le relative preziose risposte in chatsocial network, email tra due persone, ecc..
Sono informazioni che una volta messe in circolo, dopo pochi minuti sono già “perdute”, confinate in spazi ristretti che non si prestano a una condivisione di conoscenza e quasi mai indicizzati dai motori di ricerca.

Allora abbiamo creato uno spazio, un repository GitHub, per mettere a fattore comune scambi di conoscenza/esperienza sui temi che ci piacciono: dati aperti, trasparenza, Linked Open Data, analisi e trasformazione di dati.

Il luogo principe in cui farlo sarà quello delle issue, delle richieste di collaborazione/aiuto. Abbiamo iniziato ad aprirne, e ce ne è di già chiuse e di aperte.

Lo abbiamo chiamato “T’ansignari e t’appeddiri“.

Il nome di questo spazio

T’ansignari e t’appeddiri!“, ti devo insegnare a fare qualcosa e ti devo perdere.

È un proverbio presente in molti dialetti italiani (in Campania ad esempio è T’aggià mbarà e tt’àggia pèrdë!), è un invito asciutto e diretto a chi riceve un insegnamento, affinché lo valorizzi e non lo disperda. È anche e soprattutto un incoraggiamento a prendersi cura del legame tra chi si sta scambiando conoscenza e esperienza.
Un/a nonno/a con sguardo “birichino” e pieno di luce lo dice a un/a nipote, a mo’ di monito, per ricevere indietro due regali: lo sguardo lucente contraccambiato e constatare che l’insegnamento sia stato utile. Anche dopo anni.
Lo dice specialmente quando il/la nipotino/a non applica quanto avrebbe già dovuto apprendere dai suoi avi.

E sarà un monito per chi frequenterà questo spazio 😉

Il galateo

Ci sono delle “buone maniere”, che abbiamo costruito in questi giorni di primo uso:

  • prima di chiedere aiuto, cerca un po’ sul web. Nel 99% dei casi la risposta esiste già ed è quella giusta;
  • prima di chiedere aiuto, dopo che ti sei documentato, fai comunque qualche tentativo per risolvere il tutto in autonomia. Questo ti aiuterà a scrivere in modo molto chiaro un eventuale richiesta di supporto;
  • documenta per bene la tua domanda. Che strumento hai usato, che versione, ecc. e allega (se puoi) uno o più file per poter replicare quanto descritto;
  • fai domande su temi vicini a quelli che esplora la comunità opendatasicilia: i dati aperti, la trasparenza amministrativa, il civic tech e non l’ultima ricetta di “pasta al forno”, la traduzione del Moby Dick che hai letto o Blender;
  • nel titolo della issue per favore inserisci una “etichetta” per classificare i post (ad esempio [scripting] Come fare a rimuovere i duplicati di una tabella);
  • se sei soddisfatto della risposta, sei invitato a rimborsare, creando un testo, una ricetta, che racconti per bene il problema che hai riscontrato e come è possibile risolverlo (vedi sotto);
  • quando rispondi, fornisci gli elementi di base utili a comprendere quanto hai scritto.

Ricette

Le stiamo raccogliendo in questa cartella e speriamo di leggerne presto una tua. Se non sai come si fa, chiedilo con una issue; non appena possibile scriveremo una guida in merito.

L’obiettivo di fondo è quello di trasformare questa raccolta in un testo ipertestuale strutturato.

Note finali

In ultimo un grazie a Andrea,  Ciro, Gianni, Nino e Salvatore, che si sono spesi a dare una prima forma a questo spazio, a viverlo, alimentarlo e sperimentarlo.