#dati da urlo su #Palermo… il datajournalism cresce

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#dati da urlo su #Palermo… il datajournalism cresce

Un articolo http://www.lavocedinewyork.com/Il-Patto-scellerato-Renzi-taglia-i-soldi-al-Comune-di-Palermo-e-Orlando-aumenta-le-tasse-ai-palermitani/d/13129/ espone dati sulla situazione finanziaria del comune di Palermo. Non è un articolo che si trova in siti di #datajournalism, ma dai numeri che vengono elencati, si candida egregiamente ad articolo di datajournalism anche se manca “pubblicamente” qualcosa, ma lo vediamo alla fine.

Nell’articolo, il cui titolo ovviamente vuole attirare attenzione, si fa riferimento al vice Presidente del Consiglio Comunale di Palermo, Nadia Spallitta, che è la persona che espone e commenta la maggior parte dei dati.

Argomento: relazione dei revisori dei conti del comune di Palermo di accompagnamento al Bilancio consuntivo 2014.

Vediamo un po di dati elencati dell’articolo.

  • 20 milioni di euro = aumento del costo delle società partecipate del comune di Palermo
  • 150 milioni di euro = aumento della pressione fiscale a carico dei cittadini palermitan nel triennio 2012-2014
  • circa 100 milioni di euro = riduzione degli investimenti
  • da 15 a 32 milioni di euro = aumento dei debiti fuori bilancio. Di questi 32 milioni di euro=
    • 29 milioni derivano da sentenze esecutive di condanna dell’amministrazione,
    • 1,5 milioni per procedure espropriative erronee
    • circa 1 milione per acquisizione di beni e servizi senza impegno di spesa
  • 88,38% = l’incidenza delle entrate tributarie sulle entrate comunali
  • 813 euro nel 2014 = pressione delle entrate pro capite  (599 euro nel 2012)
  • da 514 euro del 2012, passa ai 718 euro del 2014 (337 milioni nel 2012 e 487 milioni nel 2014) l’aumento della pressione tributaria pro capite
  • da 421 a 452 euro l’aumento dell’indebitamento pro capite
  • dal 18,33% del 2012 all’8,6% del 2014 la propensione all’investimento
  • da 250 a 95 euro (dai 163 milioni del 2012, ai 64 milioni di euro del 2014) gli investimenti pro capite
  • dai  200 euro  del 2012 ai 7,7 euro i trasferimenti in conto capitale pro capite
  • circa 500 milioni di euro (260 milioni attivo e 247 passivo) il valore del contenzioso
  • 80 milioni di euro , il diritto del Comune alla restituzione di immobili già trasferiti all’Amia a seguito della sentenza di fallimento
  • 4 milioni  di riscossione dell’evasione dei tributi Tarsu, Tia e Tasi a fronte di un’accertamento nel 2014 di 22 milioni di euro
  • da 77 milioni del 2012 a 17 milioni del 2014 la riduzione dell’avanzo di competenza
  • 16 milioni di euro (entrate 4 milioni, costi 20 milioni) il saldo negativo del costo dei servizi a domanda individuale
  • 100 mila euro i proventi dagli spazi espositivi e i musei, a fronte di costi per 3,6 milioni di euro
  • 500 mila euro  le entrate per le infrazioni al Codice della strada nel 2012  mentre oggi  (2014) si è passati a quasi 5 milioni di euro
  • 1 milione di euro, di fronte a una stima approssimativa di 60 milioni di euro recuperabili, i contributi derivanti da circa 60 mila istanze di sanatoria edilizia
  • da 14 a 9 milioni il costo dell’utilizzo di beni di terzi
  • da 410 a 357 euro il costo del personale pro capite

Questi i dati. Che non sono pochi!

Cosa manca pubblicamente, dicevamo all’inizio di questo post?  Manca un link pubblico nel quale tutti possiamo leggere la Relazione dei revisori dei conti del comune di Palermo di accompagnamento al Bilancio consuntivo 2014, la relazione che è servita al vice presidente del consiglio comunale, e di conseguenza all’autore, per redigere l’articolo citato all’inizio e commentare i dati. Sarebbe auspicabile poter leggere questa relazione dei revisori dei conti, trovandola nell’area Bilanci di Amministrazione Trasparente. Così da potere scrivere altri articoli di datajournalism e renderci conto di cosa accade dentro una grande Pubblica Amministrazione che amministra una grande città.

(L’autore  della foto  –  Edvard Munch – è morto nel 1944, quindi questa foto è di  pubblico dominio nel suo paese di origine e in altri paesi dove i diritti di autore si estinguono dopo 70 anni dalla scomparsa –  copyright term)