Da PDF ad API: come abbiamo liberato i dati COVID comunali
Negli ultimi mesi la task force della Regione Sicilia, supportata dal DASOE, ha iniziato a rilasciare dei bollettini settimanali con importanti statistiche riguardo la distribuzione dei vaccini, e dell’incidenza settimanale. Statistiche che per la prima volta raggiungono un dettaglio comunale, e di distretto sanitario.
Fantastico, no? Finalmente i cittadini potranno rimanere aggiornati e monitorare la situazione dei propri comuni settimanalmente. Nì, i report sono un aggregato di tabelle rigorosamente in formato PDF, non machine-readable (quindi difficilmente analizzabili) e diffusi tramite blog posts sul sito della Regione Sicilia.
Subito la comunità di OpenDataSicilia si è mossa per chiedere delucidazioni riguardo i dati, e la possibilità di rendere quei dati in formato leggibile, ad esempio in CSV.
Potete contattare il Dipartimento Attività Sanitarie Osservatorio Epidemiologico. https://t.co/DqO7KQMbrR
— Regione Siciliana (@Regione_Sicilia) October 28, 2021
Alle richieste a tema fatte per email, ad oggi purtroppo nessuna risposta.
Allora, in ottimo spirito DIY (Do It Yourself), la comunità ha quindi cominciato ad elaborare quei dati con diverse metodologie, creando uno schema apposito che sia coerente e utilizzabile su più piattaforme. Tutto questo ha portato alla creazione del progetto covid-open-report-sicilia, dal cui repository è possibile scaricare i dati in formato .csv aggiornati settimanalmente.
I dati vengono diffusi anche tramite API al seguente link, per consentire, a chiunque voglia, la possibilità di costruire delle piattaforme per analizzare quei dati, partendo da fonti che sono language-agnostic.
Alcuni esempi:
- Report settimanale interattivo di Open Data Sicilia
- Report Bollettini: Dati Epidemiologici e Vaccinali distinti per Comune, Azienda U.S.L. e Distretto sanitario. di Giovan Battista Vitrano
- MONIVAX – Monitora i vaccinati della tua città di Giovanni Pirrotta
- Mappa – variazione percentuale di nuovi casi di Guenter Richter
Questa è l’ennesima dimostrazione che rendere i dati accessibili, aperti, e machine-readable è non solo possibile, ma fondamentale per consentire possibili analisi su quegli stessi dati, senza le quali rimangono solo dati fini a sé stessi.